L'origine è collegata
all'antica città greca di Siris, sorta presso il fiume Sinni (dov'è
attualmente la frazione di Nova Siri) nel VII secolo avanti Cristo con
porto fluviale e marittimo. In seguito alle inondazioni, la popolazione
si trasferì su un'altura a dieci chilometri dalla costa (che è
attualmente la sede municipale), dove era collocato l'avamposto militare
di Siris. Diventò romana col nome di Castrum Boletum (o Veletum). Nel
Medioevo si chiamò Bollita; fu feudo dei Monfort, dei Sangineto e dei
Sanseverino. Dopo il Cinquecento appartenne ai Montenegro, ai De Castro.
Un componente di quest'ultima famiglia, Diego Sandoval De Castro, entrò,
sconvolgendola, nella vita sentimentale della giovane poetessa di
Valsinni (vedi) Isabella Morra. Nel Cinquecento gli Aragonesi fecero
costruire sulla costa una grossa torre di avvistamento e di difesa dalle
continue incursioni saracene: un vero e proprio avamposto militare. Gli
altri feudatari di Bollita furono i Montalbano, i Raimondi, e, fino
all'Ottocento, i Crivelli. Durante il Risorgimento fu sede di "vendite"
carbonare e prese parte attiva ai moti garibaldini. Nel 1871, diventato
comune autonomo, prese il nome di Nova Siri per decreto regio. Nei primi
decenni del Novecento conobbe una drammatica fase di decadimento e
emigrazione. Con la bonifica integrale della piana del Metapontino,
completata negli anni Cinquanta del Novecento, sviluppò un'agricoltura
di prim'ordine e vide nascere cospicui insediamenti industriali. Dalla
fine degli anni Settanta iniziò una profonda trasformazione agricola
verso le colture intensive, soprattutto ortofrutticole, che la portarono
fra i centri più importanti nell'esportazione verso i mercati nazionali
e europei. Contemporaneamente ebbe inizio una valorizzazione turistica,
soprattutto balneare, che non ha conosciuto soste. Ha dato i natali alla
famiglia Settembrini, il cui discendente Luigi (nato a Napoli nel 1813 e
mortovi il 1876), patriota e letterato, fu perseguitato dai Borbone; le
sue opere sono tra i capolavori della memorialistica risorgimentale.
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