Dopo la
distruzione di Siris avvenuta nel V sec. a.C., da parte di
Metaponto, una parte degli abitanti si rifugiò sul citato colle
dando origine al primo insediamento. Con l'arrivo delle legioni
Romane, l'altura divenne un importante accampamento militare e
fu chiamato "Castrum Boletum" nome che rimase fino all'arrivo
dei barbari che lo cambiarono in Boleto, Bullitro, e poi
"Bollita". Nel 1871 il Re Vittorio Emanuele II, pressato dai
Consiglieri comunali che mal gradivano il nome di Bollita,
approvò quello di Nova Siri in memoria dell'antica Siris. Il
territorio fu dominio dei normanni a cui successe la dinastia
sveva che fu soppiantata da quella angioina. Dopo il lungo
periodo feudale, di notevole importanza furono gli avvenimenti
storici accaduti durante il Risorgimento, quando Nova Siri
divenne sede di sette carbonare come la "Giovine Italia". Nova
Siri è nota per aver dato i natali a uomini illustri come il
patriota e letterato Luigi Settembrini. Dopo l'Unità d'Italia,
il paese fu sconvolto da bande di briganti che terrorizzavano la
popolazione e rimase quasi deserto durante la Iª Guerra
Mondiale. In seguito fu colpito da una grave epidemia, che
provocò numerose vittime. Alla fine dell'ultimo conflitto
mondiale, iniziò finalmente la ripresa favorita soprattutto dal
fiorente territorio, particolarmente fertile che ha visto la
diffusione di notevoli attività agricole. Negli ultimi anni è
cresciuto molto il settore Turistico grazie alle numerose
strutture ricettive nate nella frazione di Nova Siri Marina.
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