Il piacere della tavola si associa a tutti gli altri e rimane, per ultimo,a consolarci della loro perdita. Così Brillat-Savarin spiega il primato del gusto rammentando che il Creatore ha obbligato l'uomo a nutrirsi attraverso l'appetito per ricompensarlo con il piacere. Ma cosa sono il gusto e il piacere se non l'esperienza dei sensi? E cos'è il viaggio, il nostro desiderio dell'altrove, se non il bisogno di condurre un'esperienza? Perciò fondere il bello e il buono è suscitare un appetito complessivo di conoscenza e di esperienza, quell' appetito che partecipa del sogno. L'attesa della percezione stimola il nostro immaginario e la soddisfazione diventa appagamento: una complessità di sensazioni da cui nasce il sentimento di una naturale comprensione del tutto. Questo è l'essere bene. È percepire ed esplorare le origini di una terra antica e attualissima: sono racchiuse nel racconto pittorico come nella concretezza dei cibi.

Ricette Lucane

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