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Gaetano Dimatteo
Gaetano Dimatteo nasce a Nova Siri, in Lucania, il 29 settembre del 1949. Giovanissimo si fa notare, come pittore e come scenografo, proponendo lavori che riscuotono un notevole successo di critica e di pubblico.Dal 1972 frequenta l’ambiente artistico e culturale romano, dove, nel corso degli anni, conoscerà personalità di grande levatura intellettuale che si riveleranno fondamentali per la sua formazione.
Nel 1979 consegue il titolo di "Scenografo" presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. Attratto in maniera particolare dalla letteratura moderna e contemporanea, riversa nelle sue opere tutto quello che assimila in anni di attento studio e profonda meditazione. Nell’ambito artistico esamina con grande attenzione l’arte pittorica di Michelangelo. Nella sua vita di artista conosce e frequenta scrittori, poeti, pittori, stilisti, attori, fra questi: Dario Bellezza, Giuseppe Bertolini, Alberto Moravia, Enzo Siciliano, Francesca Sanvitale, Giovanni Raboni, Tano Festa, Mario Schifano, Mario Mieli, Barbara Alberti, Marta Marzotto, Luce d'Eramo, Antonella Amendola, Angelo Frontoni, Rocco Barocco, Michele Placido, Salvatore Silvano Nigro, Riccardo Reim, Amelia Rosselli, Mia Lecomte, Elio Pecora, Patrick Megevand, Guillaume Chpaltine, Flaminio Gualdoni, Lia De Venere, Pietro Marino...
La sua attività artistica si divide tra scenografie, realizzate in parte per la Rai (Cannelora e Liombruno di Italo Calvino, Ponzio Pilato, tratto da il maestro e Margherita di Bulgakov, Bellavita, Prima Notte e L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello), in parte per numerosi teatri italiani (La fattoria degli animali di Orwell, La voce umana di Cocteau) ed esposizioni, non tralasciando però la realizzazione di numerose copertine di libri. Da oltre dieci anni cura la scenografia e la regia di Basilicata Moda.
Le sue mostre si distinguono per il carattere monografico del tema: famose sono le sue monogtafie su Carlo Levi (Spoleto, Festival dei Due Mondi, Galleria il Quadrangolo, 1981), Anna Magnani (Matera, Palazzo Lanfranchi, 1982), Luchino Visconti, presentata in catalogo da Suso Cecchi d’Amico (Capri, Hotel La Palma, 1983), Maria Callas, presentata in catalogo da Anna Maria Ortese e Dario Bellezza (Roma, Galleria Il Canovaccio, 1984), Luigi Pirandello (Milano, Teatro Ciak, 1985), Mario Mieli (Roma, Sala Borromini, 1991).
Altrettanto importanti si rivelano i suoi Studi” su opere letterarie di poeti e scrittori che hanno inciso profondamente nella sua vita di uomo e di artista: "Angelici dolori" di Anna Maria Ortese (Roma, Galleria Il Canovaccio, 1987), "Luce di Lucania" cli Dario Bellezza (Cosenza, Galleria Il Triangolo, 1988), ‘La Romana” di Alberto Moravia (Bari, 14° Expoarte, 1989). "Andrea il venditore di castagne” di Dario Bellezza ( Potenza, Galleria Angilla Vecchia, 1990). "Io" di Dario Bellezza ( Putignano, Associazione Culturale "Obiettivo Putignano," 1996).
Nell’ottobre del 1996 Dimatteo, dopo numerose vicissitudini, in qualità di Consigliere Provinciale e Presidente della Commissione Cultura, riesce a far intitolare il Salone dei Concerti del Palazzo della Provincia di Matera al compianto poeta Dario Bellezza, scomparso il 31 marzo del 1996. Nell’occasione Barbara Alberti, Mario Trufelli, Nicola Signorile, Riccardo Peloso, Antonio Porta, Lia De Venere e Angelo Tataranno presentano il volumetto: I dipinti di Gaetano Dimatteo dedicati al poeta Dario Bellezza (Roma, edizione del Giano, 1996).
Nella primavera del 1997, la libreria Adriatica di Bari allestisce una vetrina con dipinti di Dimatteo dedicati alla poesia di Dario Bellezza.
Nel luglio del 1997, a Marina di Nova Siri, sul suo terrazzo, l’artista presenta uno studio su Arthur Rimbaud intitolato "La mia Bohème" (fantasia), commentato da Mario Trufelli, Rino Cardone e dal Presidente della Regione Basilicata Raffaele Dinardo.
La mostra sarà poi riproposta a Milano presso la Galleria Arte Dote alla fine del 1997. Numerose sono le partecipazioni a mostre collettive in Italia e all’estero, da segnalare, tra le ultime: collettiva con pittori francesi (Parigi, Galleria Mouffe, 1990), La Pace nel Mondo (Parigi, Galleria Le Long, 1991), Estate in Magna Grecia (Metaponto, Museo Nazionale, 1991), La Pace nel Mondo (New York, Galleria Holly Solomon, 1991), L’Eros (Atene, Hotel Hilton, 1992), l'Eros (Zante, Galleria Zante, 1993), Bozzetti per lo studio della scrittrice Amelia Rosselli (Firenze, Galleria Michelangelo, 1994), I° Rassegna Nazionale Creativi (Roma, Palazzo dei Congressi, 1996), La processione (Matera, Palazzo dell’Annunziata, 1998), Turbamento di Dario Bellezza (Ferrandina, Convento di San Domenico, 2000), Chant d’Amour per Pier Paolo Pasolini (Berlino, Centro Culturale A Muntagnola in fugerstr, 27, 2001), La Guerra — Ammirazione e dolore per Maria Grazia Cutuli (Potenza, Cappella dei Celestini, con il Patrocinio del Senato della Repubblica, 2002).
Un cenno particolare merita il suo incontro con Alberto Moravia, con il quale durante l’estate del 1988 si reca a Fondi, nei luoghi in cui lo scrittore era stato al confino con Elsa Morante e dove aveva scritto “La Ciociara”. Dimatteo, nel 1989, nell’ambito della 14° Expoarte di Bari presenta uno studio su "Le prostitute" tratto dal romanzo di Moravia “La Romana”. La mostra viene presentata dallo stesso scrittore che esprime grande ammirazione per l’opera dell’artista "... L'arte di Gaetano Dimatteo matura nello studio assiduo e coerente, nella meditazione profonda che si riflette in ogni tratto e che dà vita al colore ... La pittura di Gaetano Dimatteo è raffinatissima”. (Alberto Moravia).
Il 1993 si rivela un anno fondamentale per l’artista Dimatteo. Egli trascorre l’intero anno in Grecia, tra Atene e l’isola di Zante: la scoperta del mondo greco determina una svolta nel suo modo di intendere l’arte.
Animo solitario e malinconico, Dimatteo esprime nelle sue opere la solitudine di un pittore che vive in campagna, a contatto con la natura, che da sempre ha occupato un posto molto importante nella sua vita tanto da divenire non solo soggetto preferito delle sue prime espressioni artistiche, ma anche oggetto di numerose battaglie ambientalistiche, quali, per citarne solo alcune: la difesa degli alberi oli eucalyptus a Marina di Nova Siri, la salvaguardia del fiume Basento, l'eliminazione delle carrozze di amianto dalla stazione ferroviaria di Metaponto.
Nello scrigno del suo cuore Dimatteo conserva gelosamente ricordi che riempiono la sua solitudine, come il profondo rapporto affettivo avuto nella sua infanzia con le nonne, sempre pronte ad ascoltare e comprendere le sue malinconie o il ricordo dei momenti più intensi vissuti con il suo più caro amico da sempre, il poeta Dario Bellezza, o, infine, l’appagante dialogo avuto coni la scrittrice Anna Maria Ortese, scomparsa il 10 marzo 1998. Una conoscenza interiore, spirituale, un’amicizia, quella tra l’artista e la scrittrice, vissuta esclusivamente attraverso il filo del telefono ed un continuo scambio epistolare che tanto ha contribuito ad arricchire Dimatteo. "... Ma non si può dimenticare, caro Gaetano, la speranza..." gli scrive Anna Maria Ortese in una delle sue ultime lettere.
Attualmente Gaetano Dimatteo vive e lavora a Marina di Nova Siri, pur continuando ad avere importanti punti di riferimento a Roma.
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